Il Wing Chun (cinese: 永春, pinyin: yǒng chūn, Eterna Primavera – vengono anche utilizzati altri ideogrammi con lo stesso suono: 咏春 e 泳春) è uno stile di kung-fu derivato dal sistema di Shaolinquan (Siu Lam in una pronuncia cantonese) del sud della Cina e presenta alcuni tratti tipici degli stili di quest’area geografica (Nanquan). Il nome è l’abbreviazione di Wing Chun Quan (永春拳, Pugilato dell’Eterna Primavera) e viene traslitterato in vari modi dalle diverse federazioni, ma nonostante il nome uguale o simile spesso vi sono sensibili differenze nell’interpretazione di alcuni princìpi.Una leggenda vuole che il Wing Chun Kuen sia stato concepito dalla monaca buddhista Ng Mui (五枚 o 五梅, Wu Mei in pinyin) intorno alla seconda metà del XVII secolo, dopo essere sfuggita alla distruzione del monastero di Shaolin assieme ad altri monaci. Molte fonti si riferiscono ad un tempio sussidiario di Shaolin nella Cina Meridionale, nelle province di Fujian o Guangdong.
Secondo Ye Wen (Yip Man), in un suo scritto dal titolo Yongchun Yuanliu[1], la distruzione del tempio Shaolin del monte Song in Henan sarebbe avvenuta durante il regno di Kangxi (1662-1722). Ng Mui (Wumei Dashi,五枚大師); era tra i sopravvissuti a tale distruzione assieme a Zhishan Chanshi (至善禪師, Jee Sim), Baimei Daoren (白眉道人, Bak Mei), Feng Daode (馮道德, Fung To-Tak), Miao Xian (苗顯, Miu Hin). Ng Mui a seguito di questo avvenimento si sarebbe rifugiata nel tempio Baiheguan (白鶴觀) sul monte Qixiashan (棲霞山, in cantonese Chai Har) dove conobbe Yan Er (嚴二, in cantonese Yim Yee) e sua figlia Yan Yongchun (嚴詠春, in cantonese Yim Wing Chun). Yan Yongchun viene descritta come una giovane e avvenente fanciulla, tanto che attirò l’attenzione di un signorotto locale che volle costringerla a sposarlo, proprio per questo motivo Ng Mui si convinse ad insegnarle delle tecniche di combattimento che le permisero di sfidare e sconfiggere quell’uomo. In questo modo Yan Yongchun poté sposare Liang Bochou (梁博儔, in cantonese Leung Bok Chau), che faceva il mercante di sale in Fujian. Fu così che Yan Yongchun, Liang Bochou e Yan Er crearono lo Yongchunquan durante il regno di Kangxi.
Leung Ting pone la distruzione di Shaolin e la conseguente fondazione dello stile in un’altra epoca:
«Più di 250 anni or sono, durante il regno di Yongzheng (1723-1736) della Dinastia Qing, si racconta che ci fu un incendio presso il monastero Siu Lam mentre esso era sotto assedio da parte dei soldati del Governo Mancese»
(Leung Ting , Wing Tsun Kuen[2])
Un’altra storia su Yan Yongchun
Un altro racconto vuole che Yan Yongchun (Yim Wing Chun), durante il regno di Jiaqing della dinastia Qing, nella contea di Liancheng in Fujian, abbia creato lo stile partendo dagli insegnamenti del proprio padre, Yan Si (严四) il quale era un discepolo laico di Shaolinquan. In seguito Yan Yongchun si sarebbe sposata con Liang Botao, del Jiangxi ed insieme si sarebbero trasferiti a Zhaoqing nel Guangdong…«Kangxi, il secondo imperatore Qing, era un grande sostenitore del Tempio Shaolin. Egli stesso scrisse i caratteri Shaolinsi per la famosa tavola lignea per lo Shaolin dell’Henan, perciò egli non desiderò che si incendiasse il luogo che egli venerava. Ciò nonostante molti credono che sia stato Kangxi (a incendiare Shaolin).»
(Gene Ching, Bak Sil Lum vs. Shaolin Temple[4])
In generale viene rimessa in discussione la funzione anti Qing del tempio e l’avversione per esso da parte dei regnanti che invece storicamente gli furono molto legati: «Durante la Dinastia Qing (1644-1911), il Tempio Shaolin fu molto riguardato dal governo. Gli imperatori Kangxi, Yonggzheng e Qianlong donarono a Shaolin parecchie autonomie e finanze. In special modo, la tavola dell’entrata principale fu scritta e regalata dall’Imperatore Kangxi.»C’è poi un’altra versione completamente diversa della storia. Sostiene che lo stile sia stato portato nel sud della Cina da Cheung Wu (张五, Zhang Wu), un maestro conosciuto come Tan Sao Ng (摊手五, Tanshou Wu, famoso appunto per il suo tansao, tecnica fondamentale). La storia inoltre sostiene che questo maestro abbia fatto la sua comparsa 100 anni prima di Yim Wing Chun, tanto più che le sue gesta sono narrate in un libro sull’opera teatrale cinese nella City Hall di Hong Kong: di lui si parla come musicista, attore e conoscitore di arti marziali. Fu lui quindi secondo questa versione ad insegnare il Wing Chun al Giunco Rosso.
Han Guangjiu, nel suo Yongchunquan[6], riferisce la storia secondo cui un Monaco Superiore, ventiduesima generazione, del Tempio Shaolin del Songshan avrebbe trasmesso lo stile a Zhang Wu (张五) dell’Hunan, durante il regno di Qianlong (1736-1796). In questo caso lo Yongchunquan sarebbe stato un tipo di tecnica marziale utilizzata dalla Tiandihui (天地会), una Società Segreta anti-mancese. Zhang Wu era un famoso attore teatrale.
«(Secondo una versione sulle origini) Yongchunchuan (永春拳) sarebbe il predecessore di Yongchunquan (咏春拳), essendo un tipo di scienza militare di combattimento della Tiandihui (天地会), un’organizzazione anti Mancese dell’epoca iniziale di questa Dinastia, creata da un superiore del Tempio Shaolin del Songshan in Henan. Questi la tramandò a Zhang Wu (张五), un interprete del ruolo marziale nel teatro cantonese…..Zhang Wu insegnò a vari attori dell’opera in Foshan.»Sempre secondo la leggenda, lo stile deve il suo nome alla prima allieva di Ng Mui, Yim Wing Chun (嚴詠春, in pinyin Yan Yongchun), codificatrice e riorganizzatrice dello stile presso il tempio della provincia di Kwantung (Guangdong). Un’altra ipotesi sull’origine del nome è legata all’idea che lo Yongchunquan possa provenire dal Baihequan di Yongchun in Fujian (福建永春白鹤拳).
Per un’altra tradizione orale invece, visto che si pretendeva che lo stile fosse stato ideato espressamente per combattere i Mancesi (la dinastia Qing), sembra che gli venne attribuito il nome “Wing Chun” in quanto tale termine aveva un significato simbolico per i rivoluzionari.
Yim Wing Chun sarebbe un personaggio di pura fantasia, visto che non compare in alcun modo nelle documentazioni relative a Shaolin ed alla nascita del Wing Chun, forse essa stessa facente parte della simbologia legata al nome. Altri sostengono che i migliori praticanti marziali cinesi del tempo si fossero riuniti per poter fondere le loro esperienze e conoscenze in un’unica arte marziale: la stanza dove portarono avanti tali studi venne chiamata Wing Chun (“Eterna Primavera”), a simboleggiare l’eterna evoluzione delle arti marziali.
Sembra che, siccome il nome Yongchunquan (永春拳) si legò alla Rivolta di Li Wenmao, per sfuggire alla persecuzione imperiale il nome venne cambiato in “Pugilato del Canto di Primavera” (詠春拳).Anche sullo sviluppo storico dello Stile, le versioni sono varie. Yip Man[1] racconta che Yim Wing Chun trasmise lo stile al marito Leung Bok Chau (梁博儔, Liang Bochou), che lo insegnò a Leung Lai Kwai (梁蘭桂, Liang Langui). In seguito Leung Lai Kwai lo passò a Wong Wa Po (黃華寶, Huang Huabao). Quest’ultimo faceva parte di un gruppo operistico ambulante, conosciuto come “Il gruppo della barca del giunco rosso” (Xi yu hong chuan zhongren jiejiao 喜與紅船中人結交), gruppo che viveva su una barca in Foshan (佛山, Fat Shan), nel XIX secolo circa. All’interno di questo gruppo c’era anche Leung Yee Tei (Liang Erdi), che strinse fratellanza con Wong Wa Po. Siccome Leung Yee Tei era stato allievo di Chi Shin (Zhishan Chanshi 至善禪師, ma si trova anche Jee Sim, altro monaco scampato all’assalto delle truppe della dinastia Qing assieme a Ng Mui), essi si scambiarono delle tecniche , in particolare Leung trasmise a Wong le tecniche del bastone Shaolin.
«Chi Shin insegnò le Tecniche della Lunga Pertica dei Punti Sei e Mezzo a Leung Yee Tei. Wong Wah Bo era molto vicino a Leung Yee Tei, ed essi scambiarono ciò che conoscevano sul Kongfu reciprocamente , collegando e migliorando le loro tecniche, e quindi le Tecniche della Lunga Pertica dei Punti Sei e Mezzo fu incorporata nel Kungfu Wingchun.»
(Ip Man, The Origin of Wing Chun[1])
Wong e Leung cercarono di adattare quanto appreso al proprio stile e fu così che vennero introdotte nel loro Wing Chun, che stando ad alcune ricostruzioni, fino ad allora prevedeva solo l’uso indistinto di mani nude e coltelli a farfalla (蝴蝶雙刀, Hudie Shuangdao) a seconda della necessità.
Come abbiamo visto, un’altra storia riguardo alla fondazione di questo stile indica Zhang Wu come il passaggio dal suo creatore nel Tempio Shaolin a Foshan, ed in particolare presso le troupe teatrali del luogo. Infatti Zhang Wu avrebbe trasmesso le proprie conoscenze agli attori. Wong Wah Bo e Leung Yee Tai avrebbero appreso proprio questo pugilato[8].
Leung Yee Tai a sua volta trasmise il Wing Chun al medico Leung Jan (梁贊, Liang Zan 1828-1901), grande esperto di arti marziali. Leung Jan divenne un eccezionale combattente e sostenne molti incontri (ricordiamo che all’epoca gli incontri concordati erano spesso vere e proprie sfide senza regole e che a volte solo il vincitore sopravviveva), senza mai essere sconfitto, tanto da diventare famoso nel sud della Cina col soprannome di “Re del Wing Chun”, divulgando così lo stile. Furono famosi anche i suoi due figli: Liang Bi (梁璧)e Liang Chunjie(梁春皆). Tra i suoi allievi ricordiamo: Chan Wah Sun (陈华顺, Chen Huashun), Ruan Qishan (阮其山), Wu Shaolei (吴少雷), ecc.[9]
In tempi differenti i maestri Fung Siu Ching (Feng Xiaoqing, 馮少青)[10] e Yuen Kai Shan (Ruan Qishan, 阮奇山)[11], diedero vita alla propria corrente fornendo la base ad altre nate successivamente, ad esempio il primo alla corrente “Chi Sim” nata a Hong Kong più o meno a metà 20. secolo, mentre il secondo alla sua omonima, in parte a quella Yip Man (葉問, Ye Wen, 1893 – 1972), in gran parte a quella Mai Gei Wong etc.
Come si evince anche dal lignaggio che proviene da Zhang Wu, il dato storico comune, è il passaggio di questo stile dagli ambienti del Teatro Operistico del Guangdong, in particolare dalla Compagnia del Giunco Rosso. Da questo punto in avanti le varie versioni trovano più punti in comune: si arrivò a Leung Jan, che insegnò lo stile a Chan Wah Sun (陳華顺, Chen Huashun), uno dei maestri di Yip Man.